Dentosofia
Dentosofia: il cammino verso l’armonia
La Dentosofia è una terapia caratterizzata da un approccio umanistico all’arte dentistica, basata su tecniche funzionali conosciute, che pone in evidenza il legame tra l’equilibrio della bocca e l’equilibrio dell’essere umano.
Il principale strumento terapeutico utilizzato dalla Dentosofia è un apparecchio, chiamato attivatore plurifunzionale, prodotto originariamente in caucciù e attualmente anche in silicone. Il primo “attivatore a doccia” fu presentato nel 1953 dal professor Andrè Besombes, dell’Università di Parigi, e dal professor Renè Soulet, dell’Università di Clermont-Ferrand. Dopo un fugace utilizzo, fu ripreso in considerazione negli anni ottanta dal dott. Rodrigue Mathieu e dal dott. Michel Montaud che gettarono proprio grazie a questo le basi della Dentosofia.
La Dentosofia riconosce alla bocca un ruolo centrale per l’equilibrio e la salute dell’intero organismo e proprio in questo si differenzia dalle terapie dentistiche convenzionali: ogni atto terapeutico viene eseguito nel riconoscimento dei legami che intercorrono tra il cavo orale e la totalità del paziente, nella sua integralità di corpo e mente.
Non si può trattare (ortodonticamente) una bocca senza tenere in considerazione la postura. L’azione fatta sui denti si ripercuote su tutto l’asse corporeo. Perciò, ogni volta che noi agiamo sull’occlusione dentale agiamo anche sulla postura del paziente.
Nei trattamenti ortodontici convenzionali, il paziente è completamente passivo: è il dentista che, sulla base di tracciati cefalometrici, decide come allineare i suoi denti, quali forze applicare per ottenere il risultato che si prefigge e quale apparecchio imporre per realizzare il suo progetto.
La Dentosofia invece, consapevole che l’armonia di un essere umano è dipendente anche dall’equilibrio della bocca, attiva attraverso di essa dei meccanismi che danno al paziente la libertà di guarire.
La terapia fa leva sulla neuroplasticità, la capacità del nostro cervello di creare nuove connessioni tra i neuroni, e deve essere “corticalizzata” (memorizzata), cioè portata alla coscienza. È grazie alla corticalizzazione dei segnali, modulati dall’attivatore plurifunzionale, che dalla bocca arrivano al cervello e si possono così avere dei risultati sia dal punto di vista posturale che occlusale.
Non si può equilibrare una bocca senza tenere in considerazione tutto asse corporeo. Non si può porre rimedio ad una scoliosi senza tenere in considerazione l’occlusione e l’atteggiamento psicologico del paziente.
Esistono infine nessi più sottili: il mondo degli archetipi che unisce strettamente la nostra psiche al nostro corpo e si inscrive nelle nostre bocche. La Dentosofia divide la bocca in una parte destra maschile-materiale e in una sinistra femminile-spirituale ed ad ogni dente attribuisce un contenuto archetipico e così, agendo sulla bocca è possibile ristabilire l’equilibrio dei denti e il benessere individuale a partire dall’elaborazione dei propri conflitti.
E perciò con l’utilizzo di un semplice strumento morbido quale è l’attivatore plurifunzionale di Soulet-Besombes sapientemente amministrato dal “dentosofo” è possibile mettere il paziente in cammino verso un’armonia occlusale, posturale e psichica.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., il numero dello studio è 3387755495.
Professore Renzo Ovidi (medico-chirurgo odontoiatra)