Mamma e papà si separano....
A volte il dolore e la rabbia sono così forti e insopportabili da accecare gli ex coniugi e da renderli capaci di gesti estremi e drammatici. Nei casi meno gravi i genitori non riescono ad essere sufficentemente attenti ai bisogni emotivi dei figli. Nella migliore delle ipotesi i genitori riescono a gestire il proprio dolore e quello del figlio mantenendo una buona relazione.
Il pensiero che mi guida quando mi siedo di fronte ad un coppia separata o in procinto di farlo, è di "lavorare per ottenere un rapporto di fiducia e rispetto tra i due genitori".
Nei primi anni che seguono la separazione si è molto arrabbiati con l'ex coniuge ed è necessaria molta attenzione per non far ricadere questo conflitto sulle spalle dei propri figli. Per un bambino, un adolescente o un giovane adulto è molto doloroso sentire i propri genitori parlare male l'uno dell'altro; qualsiasi attacco nei confronti di un genitore, è indirettamente un attacco a suo figlio.
Ogni persona soprattutto nelle prime fasi di vita, costruisce la propria personalità identificandosi con i genitori e se uno di questi viene ripetutamente attaccato da una persona importante per il bambino (che sia un genitore, un nonno, uno zio...) questa aggressione rischia di minare le radici dalle quali il figlio attinge il nutrimento per la propria autostima.
Nei casi più estremi si parla di "Sindrome di Alienazione Parentale" (PAS): un genitore (spesso anche la sua famiglia d'origine) viene escluso e si fa escludere dalla vita del figlio. Quali conseguenze può avere questo sul suo sviluppo psico-affettivo?
Pensiamo solo ad un albero che cresce con metà delle radici tagliate, sicuramente col tempo imparerà ad adattarsi alla propria condizione ma pensate che svilupperà la stessa chioma?
Quale dolore potrà vivere un bambino sapendo che uno dei suoi genitori non ha potuto crescerlo e prendersi cura di lui perchè dannoso, cattivo o disinteressato? In questo caso è bene spiegare al bambino che un genitore sta male e non si può prendere cura di lui senza per questo renderlo una figura negativa e assente.
Un mattone importante per rendere la separazione il meno traumatica possibile per i figli, è quello di evidenziare gli aspetti positivi dei loro adulti di riferimento, anche se si è pieni di rabbia e rancore nei loro confronti.
Una separazione conflittuale dove i figli vengono strumentalizzati dai genitori per colpire l'ex partner non è sana per lo sviluppo affettivo e relazionalle di un figlio, così come non lo è vivere in una famiglia con due genitori che non riescono più a comunicare ed a condividere un progetto comune.
Nelle situazioni in cui gli ex coniugi non riescono a gestire la propria rabbia e il proprio dolore è consigliato chiedere aiuto ad un professionista che valuterà il percorso più adeguato per la famiglia.
Dott.ssa Ketti Chiappa
Psicologa-Psicoterapeuta e Mediatrice Familiare
Centro Clinico Salus di Senigallia